Cercate di conoscere bene la musica su cui ballate attraverso numerosi ascolti, non necessariamente dall'inizio alla fine (dipende dalla durata), ma anche a pezzi.
Ogni nuovo ascolto è una scoperta di un ulteriore dettaglio, una sfumatura un timbro e un messaggio. Più la musica vi è chiara e comprensibile, più la gestione del vostro movimento si chiarisce e semplifica. E si imparano prima le coreografie!
Fatevi una chiara opinione personale sulla musica che ascoltate e su cui ballate. Più musica ascoltate e più formerete il vostro gusto, che deve essere quanto più possibile definito.
Senza un ascolto variegato il rischio è di avere una conoscenza limitata che inaridisce la vostra sensibilità e vi porta a "subire" sia la musica che la coreografia. L'approccio diventa esclusivamente rivolto a ricordare i passi, (cosa sacrosanta ma insufficiente. Rischio: approccio arido e un probabilmente distaccato)
Quando ascoltate pensate come se foste coreografi.
Immaginate di creare una vostra coreografia che segua il vostro gusto, le vostre idee e la vostra sensibilità.
E un allenamento formidabile!
In questo modo oltrepassate la mera acquisizione delle sequenze di passi e cominciate a pensare la musica, la analizzate, ci entrate dentro in ogni sfumatura, in ogni differenza di dinamica, la comprendete e finalmente, felicemente, magnificamente, la interpretate!
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