mercoledì 30 ottobre 2024

Il "crescendo musicale" e la gestione dei movimenti nello spazio nella lezione di danza classica: la conquista dell'infinito...


Vorrei fare alcune considerazioni sull'utilizzo della dinamica musicale nella lezione di danza classica, in particolare sul "crescendo musicale".

La danza classica è un'arte che si esprime non solo attraverso il controllo meccanico dei movimenti, ma anche attraverso la musica e lo spazio. 
Il crescendo musicale e la gestione dei movimenti nello spazio (soprattutto della parte alta del corpo, ma non solo ..) sono due aspetti fondamentali che si intrecciano per creare una performance artistica di grande impatto estetico ed emotivo.

Il crescendo musicale è un aumento progressivo del volume del suono che può influenzare direttamente l'intensità e l'ampiezza dei movimenti del ballerino.
Durante una lezione, l'insegnante può utilizzare il crescendo per guidare i ballerini verso un picco emotivo o tecnico.

I ballerini devono essere consapevoli di come i loro movimenti si adattano e si espandono nello spazio circostante, sia in termini di prossimità agli altri ballerini che di interazione con la musica. Devono percepire la sensazione di "abbracciare" tutto lo spazio possibile come se fosse molto infinitamente grande attraverso il un controllo del "respiro dei movimenti".

La sincronizzazione tra crescendo musicale e movimento nello spazio è cruciale. Un movimento che si espande nello spazio che coincide con un momento di crescita nella musica produce una bellezza ed un immagine di altissimo livello comunicativo ed emotivo.

Proprio la parola "infinito ", la sensazione, l'ambizione di arrivare all'infinito spazio potrebbe essere il livello che i danzatori devono immaginare di conquistare attraverso il crescendo musicale.

La musica...il movimento... l'infinito...
 

martedì 14 maggio 2024

Grazie a Angela Bernardo per la pubblicazione dell'articolo sul mio progetto "Danza e Musica unite contro la violenza sulle donne"

https://www.informazionequotidiana.it/omaggio-a-giulia-cecchettin-danza-e-musica-uniti-contro-la-violenza-sulle-donne/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2PTcxKkVm5YoXWNh5qT93qbN4l_DiVqpuwNVhDZrbeU2mVB6cl3t4h5Yg_aem_AZ5pmPHFI-lVq7upSK1Z-Gjs-34EtiRVtwl4AG2mm0xxM1aJFt6MX3idu7zJOQamKmV2-ARHo23Q4wLOHsuDavaA

martedì 26 marzo 2024

Grazie a Michele Olivieri, storico e critico della Danza, per questa intervista!

 https://www.apemusicale.it/joomla/it/interviste/15220-interviste-massimiliano-greco-1?fbclid=IwAR1ZstgGYNvXgSHHowWcobujVgaEOFuU8CEhmcCs4hADRX0TyKgUOV7zRQ4_aem_AUE6M6nWU3vWTrqI8W-HKRbVRWTGMvPjHuRfBoV7hn1Fsmp8xemFiDm1SRRYFlVxU-Y

 


 

venerdì 22 marzo 2024

Giornata Mondiale dei Maestri al Pianoforte per la Danza, 9 ottobre, ogni anno.

Cari amici e colleghi,
Sono entusiasta di annunciare una importante iniziativa su cui ho lavorato a lungo: la creazione del "World Ballet Pianists Day"! La Giornata Mondiale dei Maestri al Pianoforte per la Danza!

Dopo approfondite (e non facili) ricerche storiche e musicali, ho scelto una data specifica: il 9 ottobre, l'anniversario di nascita del grande pianista Alexander Siloti. 
Perché Siloti?
Siloti è stato un pioniere tra i pianisti concertisti strettamente legati alla danza, in particolare a Tchaikovsky, di cui è stato anche allievo al conservatorio e parente.
Ha realizzato le prime trascrizioni professionali di alto livello di famosi balletti, tra cui, proprio su richiesta di Tchaikovsky, della Bella Addormentata, nonché Raymonda di Glazunov, e la musica per balletto tratta dell'Idomeneo di Mozart.

Siloti incarna la perfetta fusione tra un pianista tradizionale e uno specializzato nella danza. Il suo contributo al mondo della musica per il balletto è fondamentale per lo sviluppo del rapporto tra musica (in particolare i pianisti) e danza.

Con il supporto di tutti voi, operatori del mondo della Danza , possiamo diffondere la notizia di questo primo "World International Ballet Pianists Day". 
Questa giornata rappresenta un tributo a questa straordinaria categoria artistica che ispira ed esalta il mondo della danza con la musica.

Sono aperto ai vostri commenti e alle vostre idee per sviluppare ulteriormente questo progetto. 
Non esitate a contattarmi all'indirizzo worldballetpianistsday@gmail.com.

Grazie a tutti.

Massimiliano Greco

Una conversazione riguardo il pianeta Terra...

Il Marziano: Hai visto cosa sta succedendo sul pianeta Terra?

Il Venusiano: Si purtroppo, gli abitanti hanno uno dei pianeti più belli dell'universo, ma non ne sono ancora coscienti. 

Il Marziano: Si a quanto dicono si sono bloccati nell'evoluzione della specie a causa di un terribile virus che c'è su quel pianeta: la "Sindrome della guerra". Pare sia un virus terribile.

Il Venusiano: Si, ho sentito. Produce una patologia tra le più gravi.
Sai, ieri parlavo con un amico della galassia che sta in fondo all'Universo, in periferia, sai quel pianeta distante trenta miliardi di anni luce da qui?
Anche lui mi diceva che è inorridito dalle azioni degli abitanti della terra.

Il marziano: Già, hai letto sul giornale intergalattico cosa diceva il Presidente della comunità dell'Universo? 

Il venusiano: cosa?

Il marziano: Diceva che quella malattia è così grave che li rende idioti da non smettere mai di farsi del male l'un l'altro.
Sono stati infettati subito, da quando sono nati. Che strano. Pare che presto si annienteranno da soli ma non ne sono molto coscienti...si.. è un chiaro segno di blocco dell'evoluzione causato da quel virus.

Il venusiano: Forse il Presidente manderà l'Astronave della Pace con dei medici galattici per parlargli del virus e tentare di curarli.

Il marziano: Stanno decidendo, ma temono sia inutile a causa della progressione della malattia, già molto avanzata e che sembra inarrestabile. Colpisce soprattutto i loro capi.

Il Venusiano: Già, comunque io spero che la mandino. Se non fosse per il blocco della loro evoluzione, avrei comprato una casetta sul mare sulla Terra...in effetti è proprio il più bel pianeta dell'Universo 

il Marziano: già...staremo a vedere. Comunque per adesso lascia perdere, troppo pericoloso. Aspettiamo di sapere se mandano l'Astronave della Pace con i medici. Ciao

Il venusiano: Si certo, per adesso ci sto ben lontano...Ciao...

Some advice to young dancers on listening to music

Based on my experience teaching music to young dancers, I'd like to give some advice...

Strive to deeply understand the music you dance to through repeated listening sessions, not necessarily from start to finish (depending on its duration), but also in sections. 
Each new listen unveils additional details, nuances, tones, and messages. The clearer and more comprehensible the music is to you, the clearer and simpler your movement management becomes. And you'll learn choreographies more efficiently and faster!

Form a distinct personal opinion about the music you listen to and dance to. The more music you expose yourself to, the more refined your taste becomes, which should be as defined as possible. Without diverse listening experiences, there's a risk of limited knowledge that desensitizes you and leads to "suffering" both the music and the choreography. The approach shifts solely to memorizing steps (which is crucial but insufficient). Risk: a dry and possibly detached approach.

When you listen, think like choreographers. Imagine crafting your own choreography that reflects your taste, ideas, and sensitivity. 
It's a fantastic training method! 
This way, you move beyond merely acquiring step sequences and begin to engage with the music. You analyze it, delve into its nuances, understand it, and finally, joyfully, magnificently, interpret it!

Alcuni consigli ai giovani danzatori, sull'ascolto della musica

In base alla mia esperienza di insegnamento della musica a giovani danzatori, mi permetto di dare qualche consiglio...

Cercate di conoscere bene la musica su cui ballate attraverso numerosi ascolti, non necessariamente dall'inizio alla fine (dipende dalla durata), ma anche a pezzi.
Ogni nuovo ascolto è una scoperta di un ulteriore dettaglio, una sfumatura un timbro e un messaggio. Più la musica vi è chiara e comprensibile, più la gestione del vostro movimento si chiarisce e semplifica. E si imparano prima le coreografie!

Fatevi una chiara opinione personale sulla musica che ascoltate e su cui ballate. Più musica ascoltate e più formerete il vostro gusto, che deve essere quanto più possibile definito. 
Senza un ascolto variegato il rischio è di avere una conoscenza limitata che inaridisce la vostra sensibilità e vi porta a "subire" sia la musica che la coreografia. L'approccio diventa esclusivamente rivolto a ricordare i passi, (cosa sacrosanta ma insufficiente. Rischio: approccio arido e un probabilmente distaccato)

Quando ascoltate pensate come se foste coreografi.
Immaginate di creare una vostra coreografia che segua il vostro gusto, le vostre idee e la vostra sensibilità.
E un allenamento formidabile!
In questo modo oltrepassate la mera acquisizione delle sequenze di passi e cominciate a pensare la musica, la analizzate, ci entrate dentro in ogni sfumatura, in ogni differenza di dinamica, la comprendete e finalmente, felicemente, magnificamente, la interpretate!